sabato 23 marzo 2013

Consiglio a tema! (#5)

Consiglio a tema! 

In questa rubrica (ho ripreso l'idea da qualche amica blogger!) del sabato vi consiglierò un libro a tema, che può essere un elemento nella copertina, un argomento, una ricorrenza..!)

Questa settimana vi consiglio.. Una biografia!


Trama
«Ci sono stati altri casi di malattia mentale nella vostra famiglia?». Comincia così, con la domanda di un assistente sociale dello Yorkshire, questo straordinario, commovente viaggio interiore di Alan Bennett. Siamo nell’istituto psichiatrico dove l’anziana madre è stata ricoverata per una grave forma depressiva – così almeno viene definita. Comunque sì, ci sono stati altri casi in famiglia, ma lui non lo aveva mai saputo. È il padre a svelare per la prima volta, in un atto burocratico e liberatorio, la fine drammatica e segreta del nonno di Bennett, e a indurlo a esplorare le storie nascoste e dimenticate degli altri parenti. Ma come si distingue la malattia mentale dalle manie, dalle fobie, dal silenzio, dall’infelicità? Da parte di uno scrittore che in passato non poteva «neanche togliersi la cravatta senza prima far circondare la casa da un cordone di polizia», un libro come questo è un dono prezioso e inaspettato. Solo di recente, infatti, Alan Bennett ha sentito il bisogno di dedicarsi a quell’attività vagamente disdicevole che è lo scrivere di sé. Cambiando tonalità, forse, rispetto agli scritti esilaranti e feroci che gli hanno dato la celebrità, ma sempre con lo stesso sguardo acuminato e instancabile. Uno sguardo di un’onestà dolente, poco caritatevole soprattutto verso le sue manchevolezze. E l’umorismo? Sotteso – o forse sospeso – in ogni pagina come uno strumento di interpretazione insostituibile, col quale ci si può destreggiare anche fra le tragedie della vita e della senilità.

Il mio pensiero Veramente notevole ç_ç Commovente, tenero, duro ma ironico allo stesso tempo. Bennett ci guida, senza veli o abbellimenti, alla scoperta della sua famiglia, dei suoi segreti e problemi. La sua onestà e il suo modo di condividere pensieri, timori, sensazioni, sconfitte, sono disarmanti.. E tanto tanto teneri. Ho appena incluso Bennett tra i miei autori preferiti ç_ç

7 commenti:

  1. Non amo le autobiografie, forse perchè non ammiro nessuno a tal punto da volerne sapere qualcosa di più, o forse..non so semplicemente non m'interessano...magari avranno pure tanto da comunicare

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    1. Nemmeno a me; ho letto questo libro perché mia mamma l'ha preso scontatissimo da qualche parte.. Bennett scrive in modo fenomenale :')

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    2. "nemmeno a me piacciono le biografie".. Rileggendo la risposta mi rendo conto che non aveva senso questa prima parte!! :D

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  2. A me le biografia piacciono, anche se in effetti non ne leggo molte. Di Bennett ho, a casa, "La sovrana lettrice"; se mi piacerà, magari proverò a leggere anche questo :)

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    1. La sovrana lettrice è carino, ma non è il suo migliore, a mio modesto parere.. Se ti capita, leggi "Scritto sul corpo", che è veramente veramente bellissimo!! :)

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  3. Bennett lo conosco per "La sovrana lettrice", ma ancora devo leggerlo. Dicono che scrive benissimo ed è molto ironico :-)

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    1. Ha il tipico humor inglese e sì.. Scrive davvero bene!! Come dicevo a Camilla qui sopra, se ti capita leggi "Scritto sul corpo"! ^^

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