domenica 24 marzo 2013

L'evoluzione di Calpurnia - Jacqueline Kelly

Titolo: L'evoluzione di Calpurnia
Autore: Jacqueline Kelly
Pagine: 288
Goodreads

Voto:

Appena uscito, il libro mi ha attirato per il nome "Calpurnia", perché ho subito pensato alla Calpurnia de "Il buio oltre la siepe", Harper Lee.  Per un breve momento dentro di me la vocina idiota ha detto: "Nooo! Una sottospecie di spin-off con la tostissima e in gambissima Calpurnia!". Non era ovviamente così, quindi ho rimandato di un bel po' questa lettura.. Ritrovandomi così ad avere ben due sono-tosta-Calburnia, per la mia grande gioia!
E' un libro per ragazzi, ma non fatevelo scappare!! Mi ha davvero sorpreso e deliziato! Credo di aver letto pochi libri per ragazzi che comunichino un profondo amore per i libri, per la cultura, per tutto ciò che incuriosisce e ci spinge a indagare.. :))
Siamo nel Texas di fine XIX secolo: ci sono gli schiavi, le piantagioni di cotone, il primo telefono.. Calpurnia, unica figlia femmina di una famiglia benestante, proprio non ne vuole sapere di essere la signorina a modo (che cucina, si occupa della casa e suona il piano) che la madre desidera: lei -presa sotto l'ala protettrice del nonno- scopre le bellezze e i segreti che la natura le offrono, diventando una naturalista in erba.
La storia è graziosissima, Calpurnia, oltre ad essere una atipica ragazza del suo tempo, è intelligente, sagace, sveglia e soprattutto simpatica. Una bambina che va amata senza troppi perché, diciamocelo!!
Attorno a Calpurnia, la Kelly è riuscita a creare un ambiente confortevole e "caldo": spessissimo ho provato invidia per Calpurnia, mi sarebbe piaciuto essere al suo posto! La sua famiglia e la sua casa mi lanciavano continuamente il messaggio: "Vieni da noi! Si sta bene qui!". I suoi fratelli poi sono di una tenerezza.. :')
Il tutto è condito da una leggera ironia e da una scrittura fresca e appassionante :)
Lo aprite, lo iniziate e senza che ve ne accorgiate, lo avrete già finito!


Un giorno avrei posseduto tutti i libri del mondo, scaffali e scaffali pieni. Avrei vissuto in una torre di libri. Avrei letto tutto il giorno mangiando pesche. E se qualche giovane cavaliere con l’armatura avesse osato passare sul suo bianco destriero e mi avesse implorato di calargli la treccia, lo avrei bersagliato di noccioli di pesca finché non se ne fosse andato a casa.

Ah. Letto, libro, micino, panino. Non serve altro nella vita, davvero.

«Posso andare?» «Sì, puoi andare. Non fare tardi per la cena». Mentre Mamma accendeva le lampade del salotto, spinsi via la mia opera e corsi fuori. Non c’era più molta luce. Troppo tardi per raccogliere esemplari diurni. Fantastico. Vedevo i titoli sul giornale: Giovane Scienziata Ostacolata di Continuo da Stupidi Progetti di Cucito. Incommensurabile Perdita per la Società. Intera Comunità Scientifica in Lutto.

Disse: «La lezione per oggi è questa: meglio viaggiare con la speranza in cuore che arrivare in salvo. Lo capisci?» «No, signore». «Significa che dovremmo festeggiare il fallimento di oggi, perché è un chiaro segno che il nostro viaggio di scoperta non è ancora finito. Il giorno in cui l’esperimento ha successo è il giorno in cui l’esperimento finisce. E io trovo inevitabile che la tristezza di aver finito superi la gioia di essere riusciti».

Un tempo possedeva un vecchio corvo, che si chiamava Edgar Allan Crow

Allora, svenire. È un argomento su cui mi sono sempre posta delle domande. Le eroine nei libri sembravano svenire di continuo, adagiandosi con grazia su un comodo divano imbottito o tra le braccia di qualche corteggiatore preoccupato, giunto al momento giusto. Queste eroine erano sempre alte e snelle e riuscivano ad atterrare in pose graziose e per farle rinvenire bastava passar loro un ornato flacone di sali sotto il naso. Io, invece, a quanto pare caddi come un bue quando lo abbatti, e fui fortunata ad atterrare sull’erba, evitando di spaccarmi la testa in due. A farmi rinvenire non fu l’odore dei sali ma mezzo secchio d’acqua fredda sulla faccia.

«Hai preso un premio» disse. «Com’è andata?» «Come credi che sia andata?» risposi di malumore. «Tutti ciechi i giudici?» «Ah ah». «Indovinato» disse. «Solo tre iscrizioni». «Già». «Uhm.

J.B. mi interrogava. «Callie, quanto manca a Natale?» «Guarda, J.B.» Alzavo la mano. «Vedi le mie dita?» «Sì». «Bene, questo dito è per oggi, questo per domani e questo per il giorno dopo ancora, che sarà Natale. Lo vedi?» «Sì». «Hai capito, adesso?» «Sì». «Bene». «Callie, però quanto manca a Natale?»

Trama Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perché? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l'origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata dal nonno e dal libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell'acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa.

12 commenti:

  1. che meraviglia..ho letto le citazioni sono una più bella dell'altra!!lo leggerò.tra l'altro la cover è adorabile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ^^
      Anche a me quelle frasi hanno colpito tanto! *_*

      Elimina
  2. Io non avevo saputo resistere quando uscì e ne fui moooolto soddisfatta. Spero nel seguito, non posso pensare di non sapere cosa capiterà (o è capitato) a Calli!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sai che anche io appena terminato ho sperato nella presenza di un seguito?! Sarebbe davvero bellissimo! *_*
      Tralaltro penso di averlo conosciuto proprio grazie a te.. :)

      Elimina
  3. Non ero granché interessata a questo libro - almeno finché non ho letto le citazioni che hai riportato! Sono davvero deliziose. Potrei farci un pensierino.

    RispondiElimina
  4. Ce l'ho in WL da una vita, prima o poi mi deciderò a procurarmelo e a leggerlo. La tua recensione però gli ha fatto fare un notevole passo avanti.

    RispondiElimina
  5. Se mi dici così mi prendo a schiaffi da sola :D Il mese scorso mi era capitato di scorgerlo in biblioteca e non l'ho preso perché... non lo so nemmeno io... la copertina mi piaceva un sacco e pure il titolo, ma ho preferito lasciarlo lì. Che peccato... la prossima volta non mi sfuggirà di certo ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahahah! Noooo! Dai che ritorna l'occasione!!
      Poi son curiosa del tuo parere!! :)

      Elimina
  6. ciao Serena! ti abbiamo premiata=)
    http://lenostreparolerev.blogspot.it/2013/03/premio-liebster-awards.html

    RispondiElimina