Titolo: Leviathan
Autore: Westerfeld
Pagine: 1040
Titolo originale: Leviathan
La casa editrice
Einaudi non ha ritenuto opportuno (e corretto verso i suoi lettori), pubblicare
i tre volumi della saga Leviathan singolarmente e lo ammetto, io avevo perso le
speranze di vedere “Behemoth” e “Goliath” tradotti in italiano, tanto che mi ero
ripromessa di leggerli in inglese.
E invece, come un fulmine a ciel sereno, ecco che hanno deciso di pubblicare
l’intera saga in un’unica trilogia! Il volume unico è scomodo, le pagine non
sono più lucide e belle come in “Leviathan” e soprattutto si perdono ben due
copertine, che in questo caso erano meravigliose.. Non so quanto questa mossa
possa esser furba, ma alla fine gli strateghi sono loro.. Io sono solo
estremamente contenta di poter terminare questa saga *_*
È una saga
meravigliosa.. Credo che rientri nelle mie preferite in assoluto. Assolutamente
geniale e perfetta. Uno di quei libri che vorresti non terminassero mai..
Magari ci fossero state altre mille pagine!!!
Amo amo amo amo amo AMO Westerfeld!
E i disegni di
Keith Thompson tolgono il fiato per quanto sono belli, giuro!
LEVIATHAN
L’ho riletto con
estremo piacere, anche perché non ricordavo poi molto (i dettagli son venuti
man mano che leggevo!).. Che dire, Westerfeld ha una scrittura superba. Al di
là che la storia piaccia o meno o che le sue idee siano condivise oppure no, è
innegabile che possiede un grande talento. Questo primo volume, a differenza di
quelli di molte saghe che stanno spopolando ora, non è solo introduttivo, ma
ricco di avvenimenti, personaggi e colpi di genio alla Westerfeld.
Westerfeld
riprende la prima guerra mondiale e vi inserisce i Cigolanti e i Darwinisti:
utilizzatori di macchine i primi, inventori delle creature di sintesi i
secondi. Per creature di sintesi si intende creature il cui Dna è formato da
diversi animali o comunque creati in laboratorio, per così dire. Non ho potuto
fare a meno di ‘schierarmi’ con i Cigolanti, perché l’utilizzare creature
viventi per combattere mi è sembrato una crudeltà inaudita. Tanto per fare un
esempio, il Leviathan (che dà il titolo al I volume) è una balena utilizzata
come dirigibile. Insomma, quando viene colpita dai tedeschi mi ha pianto il
cuore, giuro!
Poi vabbé, sono
pro-Cigolanti perché Alek è il mio personaggio preferito. Di una tenerezza
disarmante, con un cuore d’oro grande come una casa e di una sensibilità rara.
Lo adoro, lo ammetto!
Anche il conte
Volger è un personaggio che mi stuzzica molto.. particolare, mi viene da
definirlo. Ma la sua lealtà nei confronti di Alek è straordinaria. E tenera. E
dolce.. Spero a questo punto di non aver preso una cantonata su di lui!
Il tutto è
corredato dai disegni di Keith Thompson, che sono veramente straordinari.
Sapessi disegnare un quinto di come disegna lei! Veramente meritevoli!
IL TITOLO: I
titoli della trilogia mi hanno incuriosito molto e quindi mi sono messa a fare
qualche (blanda) ricerchina.. Per quanto riguarda Leviathan, il mio primo
pensiero è andato alla celebre opera di Hobbes, ma non riuscivo a trovare il
collegamento. Ora credo si tratti del Leviatano, un’antica creatura biblica,
anche perché (stando a Wikipedia, non vorrei aver preso cantonate
incredibili!!) la parola “livyatan” in ebraico moderno vuol dire balena: la creatura di sintesi dei
Darwinisti è proprio una balena.
Se stanno cercando di uccidermi¿ vuol dire che è tutto vero. Il conte Volger si chinò al suo fianco, urlando per sovrastare il rombo dei motori e delle cannonate. - Quest'affronto dovrebbe rincuorarvi, Alek. È la prova che siete ancora una minaccia per il tronoBEHEMOTH
Il primo volume, a suo tempo (ma anche ora con la rilettura!!) mi era
piaciuto tantissimo e non pensavo che il secondo potesse eguagliarlo.. Non mi
sbagliavo, anche se per un altro motivo: il secondo, se possibile, è ancora
migliore del primo. Ci sono gli stessi personaggi sorprendenti della prima
avventura, con l’aggiunta di nuovi, come per esempio Lilit, figlia dei ribelli
Ottomani.. Westerfeld, aldilà del creare storie stupefacenti e mozzafiato, ha
il grandissimo dono di presentarci personaggi adorabili (nel senso di
facilmente adorabili!) e veramente indimenticabili: Alek è di una tenerezza e
bontà d’animo sorprendenti.. Pronto a sacrificare quelle poche sicurezze che ha
per aiutare gli altri; è molto dolce, verrebbe voglia di abbracciarlo
continuamente! Deryn Aka Dylan credo sia il mio personaggio preferito. È
un’eroina degna di questo nome, che più e più volte salva situazione e amici.
Ha idee geniali, è coraggiosa, è intelligente. Per di più, è innamorata di Alek
(palesemente!), ma non si lascia distrarre dai suoi sentimenti e continua il
suo lavoro. Anche lei ha un gran cuore!
Durante la lettura di “Behemoth” è impossibile annoiarsi: l’azione è
continua, così come i colpi di scena.. non ci sono punti morti! Niente
monotonie o ripetizioni, è tutto un “e ora cosa accadrà?!”
Appena terminato questo secondo volume volevo tuffarmi subito sul terzo e
(purtroppo) ultimo volume della saga.. Ma so già che mi sarebbe mancato
terribilmente alla fine, e quindi ho fatto passare un po’ di giorni..
IL TITOLO: Anche qui, come per “Leviathan”, credo che Westerfeld si
rifaccia alle creature bibliche.. In questo caso Behemoth è una creatura
leggendaria dotata di grande forza e potere, tanto che viene utilizzata come
arma segreta degli inglesi!
“Vi devo la vita. Un colpo di scena piuttosto seccante”
GOLIATH
Sono giunta all’ultimo capitolo della trilogia con un groppo in gola,
consapevole che pur non potendo fermarmi nella lettura, una volta finito lo
avrei terribilmente rimpianto. E così è stato, dover dire addio al Leviathan,
ad Alek, Deryn, il conte.. Che amarezza!
Il terzo capitolo è decisamente notevole. Colpi di scena a non finire, come
Westerfeld ci ha ben abituati sin dall’inizio.. E soprattutto, una grande
evoluzione dei personaggi: prima di tutto Alek, che matura ed è pronto a
lottare per porre fine alla guerra. Poi anche il rapporto fra Deryn e Alek
cresce.. Deryn ha sempre saputo quale fossero i suoi sentimenti e ben presto
Alek si rende conto dei suoi: è stato di una tenerezza disarmante vedere come
Alek si prende cura della ragazza quando è ferita e di come sacrifichi la
segretezza del suo titolo pur di non rivelare al mondo la sua identità..
Che coppia meravigliosa che sono! *_*
Ah, ovviamente il conte rimane un figo pazzesco!!
Per tornare alla storia, al di là della narrazione (Westerfeld è un mostro
con la penna, c’è poco da fare!), durante la lettura mi ha sorpreso enormemente
pensare a quanto lavoro di ricerca e di studio Westerfeld abbia compiuto. Un lavoro
imponente e indimenticabile.. In questo ultimo volume si è veramente superato
su questo fronte! Chapeau, davvero.
IL TITOLO: Il titolo del terzo libro, “Goliath”, credo sia ripreso dal carrarmato
omonimo utilizzato durante la II guerra mondiale dai tedeschi.. Ma non voglio
fare spoiler e soprattutto imbarcarmi in spiegazioni quando magari ho preso un
abbaglio spaventoso! :D
“Non puoi dare la colpa ad un fiammifero se brucia una casa di paglia, Alek”
Alek si rese conto di aver mentito a tre uomini in altrettanti minuti. E peggio ancora, ci era riuscito benissimo.
Non ho apprezzato molto la scelta dell'Einaudi di pubblicare la trilogia in un unico volume, soprattutto visto che il primo era già uscito, ma vabbè... pazienza.
RispondiEliminaMi intriga moltissimo, comunque, e spero di riceverlo come regalo di Natale, visto che costa proprio tanto :D
Non dirlo a me, guarda! anche perché così ci siamo giocati due copertine..
EliminaGuarda questo primo mese costa 23 a Feltrinelli per lo sconto novità.. Non poco, ma considerando che sono tre romanzi e che le nuove uscite solitamente viaggiono sui 18/20, non mi lamento!!