Titolo: Oblomov
Autore: Ivan Aleksandrovič Gončarov
Pagine: 656
Titolo originale: Обломов
Voto:
L'amore fa incredibili progressi, è la cancrena dell'anima.
E' stata dura, ma i nostri eroi sono riusciti a portare in salvo l'antico vaso, senza tralaltro ubriacarsi di amaro Montenegro! (Qui!)
Detto ciò, torniamo a noi :D
Che dire.. Oblomov è l'essenza, o meglio la reincarnazione, dell'accidia e del posticipare ciò che andrebbe fatto. Si presenta come un personaggio estremamente indolente, pigro, che raramente lascia la sua stanza da letto e facile da odiare.. Eppure non so quale magia ha fatto Gončarov, non ho provato nessun sentimento di astio nei suoi confronti, e conoscendomi, mi sembra un piccolo miracolo.. Ciò mi ha dato l'entusiasmo di proseguire senza che scaraventassi via il libro a pagina dieci per mia stessa indolenza.
Mi è piaciuto tantissimo, e credo che anche questo sia un piccolo miracolo perché io la letteratura russa proprio non la digerisco: per carità riconosco ogni merito a Dostoevskij e Bulgakov, ma non riesco innanzitutto a comprenderli e poi a leggerli come 'piacere'.. Nei miei diversi tentativi ho faticato tantissimo!
Bando alle ciance, torniamo al libro!
Il libro, tranne alcuni pezzi che rappresentano proprio l'essenza della letteratura russa, scorre che è un piacere e spesso è anche molto divertente.. Zachar è un personaggio sorprendente, il suo pensare, agire e i borbottii sono fantastici!
Non conosco bene (ok, praticamente per niente, ammettiamolo) la storia della Russia del XIX secolo, ma mi è sembrato che Goncarov faccia una satira abbastanza lucida della società del tempo.. Decisamente interessante!
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