domenica 27 gennaio 2013

Shadowgirl - Patricia Morrison

Titolo: Shadow girl
Autore: Patricia Morrison
Pagine: 224
Goodreads
Data di pubblicazione: 12 febbraio 2013

Voto: 
 Il libro è pensato (e strutturato) per i bambini tra i nove e i dodici anni; a livello stilistico e narrativo, la scelta è ineccepibile: il punto di vista adottato è quella della piccola Jules, di undici anni, e quindi seguiamo i suoi pensieri e il suo modo di agire.. Da questo punto di vista è molto facile e gradevoli.. Tralaltro la Morrison sa bene di cosa parla, perché lavora proprio nel campo del sociale..
Poi arriva il grande MA.
Dubito fortemente che farei leggere un libro simile ad un bambino di quell'età per la delicatezza e la drammaticità dei temi trattati: una bambina abbandonata dalla madre che vive col padre alcolizzato e deve provvedere lei non solo a sé stessa, ma anche alla casa e sovente al padre, che viene LASCIATA A CASA da sola tutti i giorni fino a che il padre la abbandona per UNA SETTIMANA finché non intervengono i servizi sociali..
Ecco, io capisco che prima o poi sia giusto aprire gli occhi dei bambini di fronte alle storture del mondo, di abituarli a lottare per ciò che è giusto e ciò che è loro.. Ma così, nudo e crudo.. Non so, io non ce la farei
*_*
Dunque, qualche personaggio:
Il padre io l'avrei riempito di botte. Abbandona la figlia ogni giorno, forzandola a crescere prima del dovuto, è violento, grida.. Quando i servizi sociali gli tolgono l'affidamento, non fa nulla per riprendere in mano le redini della sua vita e di quella di Jules.. Va a vivere con una donna, alcolizzata come lui, chiamando ogni tanto la figlia e riducendo di mese in mese le visite alla povera bambina. Mi è pianto il cuore, giuro! Il fatto che al mondo esistano personaggi simili.. Ma non è prevista la galera per l'abbandono dei minori?!
Se possibile, ancora peggio del padre è Mrs Chapman, la donna che "accoglie" in casa sua Jules: non può uscire, non può invitare amici a casa, non può entrare nelle stanza delle loro figlie, non deve prendere il cibo dal frigo, non deve disturbare le figlie, deve aiutare coi lavori domestici e soprattutto non le ha MAI chiesto come si sentisse, come fosse andata a scuola, se le mancasse il padre.. Proprio non riesco a capire PERCHE' ha deciso di ospitarla a casa sua. Per soldi? Per carità cristiana? Poteva davvero risparmiarsi la fatica!
I'm a wind-up toy. Turn the key. Point me here. Point me there.
Sophie, la donna che lavora al negozio di giocattoli dove Sofia si rifugia quando si sente sola e sperduta, è una donna meravigliosa: con tre figli, i soldi che sono quello che sono riesce comunque ad occuparsi della bambina.. :')

Funny how hard is to do anything when you're feeling sad inside.

To be loved, to be happy, yo be cared for, nourished body and soul. These things were never granted to shadows. And that's what she was - a shadow being.

In my mind there are people who see me, Jules the person, and love me anyhow.

Jules and Patsy liked Barbie well enugh, but Jules didn't want a doll that was like a teenager, that didn't need to be cared for or loved like a child.

Being separate, alienated, doesn't mean falling off earth, not being part of it. It's being in the world - breathing, eating, moving about - and only that.

2 commenti:

  1. anche io non lo leggerei a un bambino..ma a molti adulti sì..ai bambini certe cose non dovrebbero succedere

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    1. guarda, secondo me andrebbe bene dai 15/16 anni in su.. Almeno c'è un po' più di consapevolezza!! :)

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