mercoledì 20 febbraio 2013

Boy A - Jonathan Trigell

Titolo: Boy a
Autore: Jonathan Trigell
Pagine: 248
Goodreads

Voto: 
E' un libro crudele e doloroso da far male, come un pugno nello stomaco.
E' un libro che mi fa sentire fortunata e ringraziare per ogni sciocchezza che possiedo. 
E' un libro che mi ha scosso profondamente: per me esiste il bianco o il nero, nessuna sfumatura nel mezzo.. E quindi MAI avrei potuto pensare di provare pietà, tristezza e dolore per i due bambini, BOY A e BOY B, che non hanno più diritto nemmeno ad un nome.
 Se avessi letto la notizia su un giornale (Il libro si ispira infatti ad un orrore accaduto in Inghilterra nel 1993), li avrei etichettati come mostri, scempi della natura. Due bambini di 11 anni che seviziano, mutilano e uccidono una bambina di 10 (nella realtà, le cose sono ancora più macabre: la vittima è un bimbo di 6 anni ). Come altro si può definirli? 
Eppure .. Eppure c'è il famoso rovescio della medaglia, difficile da ignorare. BOY B vive con un fratello teppista che lo riempie di botte e lo stupra. Non conosce altra vita che quella del rubare e prendersi con la forza e la violenza tutto ciò che gli è stato negato. Non conosce l'affetto dei genitori, né di nessun altro. 
BOY A, il protagonista della storia. viene picchiato quotidianamente dai suoi coetanei (11 anni, non so se rendo l'idea. Io a 11 anni ancora giocavo con le Barbie..).. E non può contare sui genitori perché vede l'ombra di delusione e disgusto nello sguardo del padre. 
C'è poi Terry.. Che dolce! L'assistente sociale che diventa per BOY A una sorta di padre, che non lo giudica, ma cerca di dargli una seconda possibilità. 
E questa possibilità c'è: BOY A diventa Jack, Terry gli trova un lavoro e una casa, e tutto sembra andare per il meglio.. Ovviamente non è così, perché i lieto fine non esistono, lo sappiamo tutti, ma BOY A si sente libero. Svuotato di sensi di colpa e tristezza. Ha conosciuto l'amore, ha avuto un lavoro, ha fatto amicizia, fatto l'amore e salvato una vita. Ha avuto le sue giornate di sole. (pag 249. Non so quanto ci ho pianto su queste tre righe..). 
Dentro di me so che è giusto che i due bambini pagassero. Ma la storia vista dal punto di vista dei due piccoli mostri è semplicemente straziante. 
Lo stile di Trigell inizialmente mi ha disturbato (scrive al presente della vita di Jack, al passato di quella di BOY A).. Ma poi ho finito per apprezzarla così com'è. Trigell non ci risparmia niente: il tono è duro, le parole taglienti, e ciò rende il libro ancora più doloroso. Ma ci sono anche parole vellutate, parole che trovano una perfetta collocazione nella storia.. Non ci sono sbafature, e ci sono parti davvero poetiche. 
Splendido. Un libro che TUTTI dovrebbero leggere, per mettersi dalla parte di chi sbaglia.
Si chiama Jack. Il nome se l'è scelto lui. Non capita a tutti di potersi scegliere il nome. Ne ha visti molti provarci, darsi nomi cattivi, o accattivanti, ma sono finzioni e non si attaccano. Jack l'ha scelto da un libro "Il grande libro dei nomi", un buon posto dove cominciare. Un nome comune, ma anche un nome di classe, è per questo che gli piace. Jack ha mille usi, c'è il Jack di cuori e la presa a Jack, il Jackpot, La Union Jack, Jack La Motta, il Jack è il boccino nelle bocce, il cric per le macchine e la sorpresa in una scatola a sorpresa, Jack è il marinaio e il boscaiolo e il popcorn caramellato Crackerjack. Sempre l'infanzia che lo perseguita: l'infanzia che gli hanno negato, per averne negata un'altra. E Jack lo squartatore- a questa ci ha pensato solo in un secondo momento. (Pag 5)
"Hey, cos'hai? Uno specchio nelle mutande? Perchè mi ci vedo dentro" . XD No, scusate la volgarità, e la battuta fuori luogo, ma mi ha fatto morire.

14 commenti:

  1. un libro potente sicuramente..di quelle letture che in qualche modo aprono delle crepe nel cuore e ci fanno pensare..ogni tanto male non ci fa!!!

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    1. Verissimo, insieme a libri ìpiù leggeri' ogni tanto ci vogliono quelli che aprono gli occhi.. E le crepe nel cuore, come dici tu! (bellissima metafora!!! ^^)

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  2. Ce l'ho in wishlist da una vita, e dopo la tua recensione... argh! Voglio leggerlo. (Sì, sono un po' masochista...)

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    1. Guarda, per me era una rilettura.. Ma mi ha fatto male come la prima volta! Un magone.. Ma è anche un libro straordinario e commovente :')

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    1. Non è facile, effettivamente.. Però è dolceamaro! :)

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  4. Non conoscevo questo libro... me lo segno sicuramente, ma aspetterò un momento in cui mi sento dentro di leggerlo! I libri basati su storie vere sono tra i pochi che mi hanno dato gli incubi, forse perchè so che non sono creazioni della fantasia e questo potrebbe essere uno di quelli ^_^

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    1. In effetti io l'ho letto sotto esame ed è stato abbastanza catastrofico!
      concordo sulla sensazione data dalle storie vere.. Esiste molto bella, se interessa il genere, la collana della Tea. Ho scoperto tante storie di vite spezzate e ricostruite, sogni infranti e poi realizzati.. Ho un debole per questi libri! *_*

      Questa storia comunque è basata su un fatto reale, però non so se la storia dei due bambini sia vera al cento per cento o romanzata un po'! :))

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  5. Mamma che storia O_O Grazie per averlo segnalato e per la recensione, lo metto tra i libri da leggere, anche se non so quando avrò la forza di immergermi in una realtà così dura :-)

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    1. :))
      Poi quando lo leggi fammi sapere! Io amo questo libro.. :))

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  6. Ecco, le recensioni servono a conoscere libri nel bene e nel male. Questo per me è nel 'male', nel senso che per ora non lo leggerò. Non che voglia chiudere gli occhi, semplicemente non sono in grado di leggere qualcosa di tanto crudo. Non per ora almeno.
    Grazie per avermi evitato qualcosa che avrebbe fatto troppo male. Mi piace la consapevolezza, ma non sono masochista.

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    1. Sono felice di esserti stata d'aiuto, in questo senso.. Anche se mi spiace per il libro =P
      Però ti capisco benissimo, anche io non riesco ad affrontare alcuni libri.. Spero che il prossimo libro sia "nel bene"! ^^

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  7. E' il tipico libro che non mi sognerei mai di comprare di mia volontà, ma che se mi ritrovassi tra le mani casualmente (...potrebbe capitare!) mi sa che mi ci immergerei e ne uscirei devastata. Aspetto che mi si materializzi tra le mani inaspettatamente :)

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    1. Io invece me lo sono andata proprio a capare =P
      Mi sa che sono un po' morbosa.. :DD

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