Titolo: Believing the lie
Autore: Elizabeth George
Pagine: 688
Voto:
Autore: Elizabeth George
Pagine: 688
Voto:
Io.. Ecco.. No, Elizabeth, non si fa così!!
Portare a termine la lettura di questo libro è stato un parto, una fatica immane, un'impresa titanica.
Mi fa sentire male non apprezzare un libro della George.. L'ho sempre considerata una delle migliori scrittrici di thriller di questo secolo, e probabilmente continuerò a farlo, ma qualcosa si è spezzato.. Ammetto che MAI e poi MAI avrei pensato di poter dare solo tre stelline ad un libro della George, giuro!
Però ho iniziato non so quanti libri insieme a questo pur di leggere altro e non cadere nello stato comatoso dopo aver letto sì e no 10 pagine, e vedevo la percentuale di progresso sul Kindle sempre inesorabilmente ferma allo stesso punto!
La George secondo me ha perso un po' se stessa: i suoi primi libri avevano un numero di pagine normale, eppure erano densi e meravigliosi; da un po' di tempo a questa parte sembra invece che la George pensi che per scrivere un bel libro sia necessario superare le 600 pagine, col rischio risultato di perdersi inevitabilmente..
Basti sottolineare il fatto che al thriller vero e proprio viene dedicato si e no un quarto del libro, mentre il resto sono storie parallele che però occupano talmente tanto 'spazio' da risultare le storie principali!
Certo, Elizabeth George è perfettamente in grado di gestire tutta questa roba, di intrecciare storie, personaggi, luoghi con una maestria rara, per carità! Il problema è che questa volta thriller e storie parallele proseguono per due binari paralleli senza (quasi mai) incontrarsi. Una delle due parti avrebbe potuto benissimo far parte degli appendici e nulla sarebbe cambiato..
Certo, Elizabeth George è perfettamente in grado di gestire tutta questa roba, di intrecciare storie, personaggi, luoghi con una maestria rara, per carità! Il problema è che questa volta thriller e storie parallele proseguono per due binari paralleli senza (quasi mai) incontrarsi. Una delle due parti avrebbe potuto benissimo far parte degli appendici e nulla sarebbe cambiato..
Anche perché questa volta ha davvero inserito troppi argomenti!! Pedofilia, omosessualità, sterilità, famiglie disadattate (ma quanto gli piace questo tema alla George??!) e via discorrendo..
Poi vabbé, i personaggi.
Deborah purtroppo è il peggior personaggio della George dopo Isabelle Ardery (Che grazie al cielo qui appare poco, sebbene già troppo per i miei gusti!): antipatica, noiosa, stupida e veramente veramente capace di ispirarti i peggiori sentimenti di violenza e cattiveria.. Fa una serie di cretinate e poi viene sempre protetta, consolata e compresa da quei due allocchi di Simon e Linley.. GRRRR!!
Isabelle, come dicevo, è purtroppo ancora presente (ma spero per poco).. E la sua relazione con Linley è una dei colpi bassi più meschini che la George ci abbia tirato in questi 17 lunghi episodi.. Ha tolto ogni dignità al povero Thomas, sempre stato un personaggio affascinante e appunto dignitoso per trasformarlo in un essere che brama il rapporto fisico con una donna.. Ma perché!! Cosa ti ha fatto di male quel poverino!!
E qui cade a pennello il sentore che la George si sia stancata dei suoi beniamini e li voglia a) rimpiazzare (nel senso che continuerà a scrivere storie circa Scotland Yard con due nuovi personaggi o b) eliminare totalmente (nel senso che non scriverà più di Scotland Yard.. E quasi quasi mi vien da pensare che la scelta finale sia questa, visto anche che a quanto pare la George ha scritto una nuova serie spostandosi in un ambiente a lei del tutto sconosciuto, quello degli Young adult..). A me va bene tutto, per carità, sono (quasi) pronta a lasciare questa coppia strepitosa (e per lasciarli intendo che sono pronta a rileggermi i libri precedenti!!).. Ma.. Gentilmente Miss George, qualora fosse questo il caso.. Potrebbe farli uscire di scena in maniera decente?!
Anche gli ultimi sviluppi sulla povera Barbara non mi fanno presagire nulla di buono..
Per concludere, George, se puoi sentirmi.. SMETTILA di mandare fuori Londra Linley e di non farlo lavorare in coppia con Havers!!! C'è poco da fare, così facendo i personaggi sono l'ombra di sé stessi, sono spenti e senza il loro smalto che li caratterizza.. Rivogliamo i bei vecchi romanzi in cui si aggiravano INSIEME per Londra e facevano INSIEME faville!!
Grazie u.u
Grazie u.u
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